Basilica Sotterranea di Porta Maggiore
La basilica sotterranea di Porta Maggiore è una basilica neopitagorica che si trova a Roma, nel quartiere Prenestino-Labicano, vicino alla Porta Maggiore. La sua scoperta avvenne casualmente il 23 aprile 1917, in seguito al cedimento di una volta della basilica, sulla quale si stava costruendo il viadotto ferroviario da e per la stazione Termini e, a livello stradale, la linea tramviaria che serve i quartieri situati lungo la via Prenestina. La Basilica di Porta Maggiore è considerata la più antica basilica pagana di tutto l'Occidente.
Secondo alcuni studiosi, l'edificio sarebbe stato costruito da Tito Statilio Sauro, della famiglia degli Statili che avevano ampi possedimenti nell'area di Porta Maggiore e sulla via Prenestina, collaboratore stretto dello stesso Augusto e console nell'11 d.C. Altri studiosi invece attribuiscono la sua costruzione a Tito Statilio Tauro, pronipote del precedente, suicidatosi nel 53 d.C. per non subire l'onta del processo in cui lo aveva trascinato Agrippina, madre di Nerone, con l'accusa di praticare la magia.
Per costruire la basilica sono state scavate sottoterra le forme delle colonne e poi è stato colato dentro dell'aggregato cementizio, questo aggregato una volta consolidato ha permesso di creare la volta e un'apertura sul vertice, e successivamente è stata svuotata la terra dentro. La basilica non si trova sottoterra perché col passare del tempo c'è stata una stratificazione del territorio che ha fatto scomparire l'edificio, ma è stata realizzata per essere sotterranea.
La basilica ha una struttura a tre navate con abside centrale e misura circa 12 metri di lunghezza, 9 di larghezza e 7 di altezza.
I soffitti e le pareti sono fittamente adornati di stucchi rappresentanti diverse scene mitologiche con tema il destino dell'anima e i segreti delle iniziazione ai Misteri. Tra queste: Ganimede rapito da Zeus, Medea che offre una bevanda magica al drago che custodisce il vello d'oro in modo che Giasone se ne possa impadronire, la poetessa Saffo che si getta in mare e, ancora, vittorie alate, teste di medusa, bambini che giocano, anime condotte agli inferi, un rito di matrimonio, oggetti di culto, animali e un pigmeo che torna dalla caccia alla sua capanna.
L'ingresso, seminascosto e quasi sempre chiuso ed inesplorato, non è quello originario. Dalla fine dell'aprile 2015 previa prenotazione pochi visitatori possono visitare questi ambienti in alcune domeniche.
Probabile opera di una setta mistico-esoterica, risulta ancora incerta la sua funzionalità: tomba o basilica funeraria, ninfeo o, più probabilmente, tempio neopitagorico.
La natura magica e misteriosa del luogo ha dato adito a voci che la vogliono dimora dei fantasmi e proprio per questo motivo più di qualcuno la vuole sede di celebrazioni di riti magici.
(testo preso da Wikipedia)